Esame di Stato conclusivo primo ciclo di Istruzione
Il primo ciclo di istruzione (Scuola Primaria + Scuola Sec. di primo grado) si conclude con un Esame di Stato il cui superamento costituisce titolo di accesso al percorso di studi successivo.
L’esame di Stato è finalizzato a verificare le conoscenze, le abilità e le competenze acquisite dall’alunna o dall’alunno al termine del primo ciclo di istruzione.
Per l’anno scolastico 2023-2024, l’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione risponde a quanto previsto dal decreto legislativo 62 del 13 aprile 2017, “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107” e dai decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 741 e 742 del 3 ottobre 2017.
Requisiti di ammissione:
- aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, fatte salve le eventuali motivate deroghe deliberate dal collegio dei docenti;
- non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato prevista dall’articolo 4, commi 6 e 9 bis del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249;
- aver partecipato, entro il mese di aprile, alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte dall’INVALSI.
Il voto di ammissione è espresso dal Consiglio di Classe in decimi, in considerazione del percorso scolastico compiuto.
L’esame si svolge tra la fine delle lezioni e il 30 giugno 2024.
Per l’Esame del primo ciclo sono previste tre prove scritte e una prova orale.
Le prove scritte sono:
- a) prova scritta relativa alle competenze di italiano;
- b) prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche;
- c) prova scritta relativa alle competenze nelle lingue straniere studiate.
La prova orale (colloquio) è finalizzata a valutare il livello di acquisizione di conoscenze, abilità e competenze previsto dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo. Il colloquio viene condotto collegialmente dai docenti della classe, ponendo particolare attenzione alle seguenti capacità:
- argomentazione,
- risoluzione di problemi,
- pensiero critico e riflessivo,
- collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio.
Il colloquio tiene conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse all’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione. Per i percorsi ad indirizzo musicale è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento.
ll voto finale, espresso in decimi, è proposto dal Consiglio di Classe e deliberato dalla Commissione Plenaria, composta da tutti i docenti delle classi terze e dal Dirigente Scolastico in qualità di Presidente.
La votazione finale (Decreto ministeriale 741 del 2017, articolo 13) è espressa in decimi ed è determinata dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio.
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