La giornata dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, che cade ogni anno il 25 novembre, è stata istituita dall’ONU nel 1999 in ricordo delle tre sorelle Mirabal, che, considerate rivoluzionarie, vennero deportate, violentate e uccise il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana.

Simbolo della giornata è il rosso, che non è soltanto il colore dell’amore, ma anche quello della passione che si trasforma in violenza e della possessione morbosa che diventa trappola mortale. Il rosso è quindi il simbolo di una femminilità che oggi, purtroppo, troppe volte viene violata.

Alla luce degli eventi tragici che in questi giorni hanno ancora coinvolto una giovane donna, è più che mai impellente riflettere sul ruolo che hanno l’istruzione e la formazione nel percorso educativo rivolto alla tutela e di difesa dei diritti, al rispetto e alla consapevolezza dei propri e altrui sentimenti.

E’ proprio l’intelligenza emotiva che deve essere stimolata e coltivata nelle giovani generazioni perché sia per loro (e per tutta la società di cui ognuno di noi fa parte) evidente che “L’amore vero non umilia, non delude non calpesta, non tradisce e non ferisce il cuore. L’amore vero non urla, non picchia, non uccide”.

La nostra scuola, da sempre attenta ai temi della violenza di genere e degli stereotipi sulla figura femminile, ancor di più oggi, nel momento di massimo dolore, proporrà riflessioni e attività agli alunni tese a costruire e consolidare la consapevolezza del rispetto delle donne, delle loro scelte, della loro libertà. Perché siano sempre farfalle in volo e mai, mai più, schiacciate al suolo.